Toh! Magazine: Il Meglio del 2023

Gran finale per il 2023, una celebrazione del ‘Meglio di’, in cui rivivere insieme gli highlight dell’anno appena trascorso. Abbiamo selezionato per voi le interviste agli artisti che secondo noi hanno lasciato un’impronta duratura e hanno reso quest’anno unico.


Jonny” è uno dei dischi che aspettavamo di più nel 2023, vuoi perchè il cantante, Jonny Pierce, è un grande amico di Toh! Magazine e anche perchè l’ex The Drums nel nuovo album va oltre, raccontando la sofferenza e la solitudine di chi è cresciuto in una comunità religiosa con un padre Pastore, e ne ha vissuto la violenza.

Per noi “Jonny” è un disco introspettivo, forse il più personale di Pierce dal suo esordio, e tra riverberi e drum machine ci racconta che anche una bestia come la solitudine può far trovare la giusta via per sopravvivere, insegnando a superare i traumi subiti.

Musica.
L’Intervista
The Drums
Toh! Magazine 2023

Chi legge Toh! Magazine sa bene che scoprire nuovi artisti è da sempre una delle nostre mission, per questo 2023 di scoperte ne abbiamo fatte ma Rareş è quella che ci ha colpito di più.

Femmina” è un disco pazzo nel senso buono del termine, di quelli che ti fanno esclamare: “Weird is cool!”. Sperimenta con i synth, decostruisce la forma canzone, mescola elettronica, pop, punk e hyper-pop , giocando a storpiarsi la voce in mille modi con testi apparentemente criptici ma profondamente personali.

Insomma, Rareş ha creato qualcosa di nuovo e inaspettato in Italia. Dategli una chance.

Musica Italiana.

Rareş
Toh! Magazine 2023

Con le sue illustrazioni, Filip Adrian crea un elogio dell’ironia e del camp condita di sano cinismo che fa risultare tutto assordantemente attraente.
L’artista riesce a creare delle conversazioni figurative a dir poco stridenti, dove si può vedere l’innocenza adolescenziale contaminata dalla mancanza di pruderie, che fa coppia con l’età adulta, ma che è anche enormemente liberatorio. 

Arte.
Illustrazione

Filip Adrian

Timmi Taubenschreck ci mostra una serie di uomini immortalati in momenti insoliti, intimi ma anche in situazioni più studiate e sceniche.

Timmi fotografa ciò che la maggior parte della gente vorrebbe fotografare o osservare, perché è realmente molto eccitante.

Arte.
Fotografia

Timmi Taubenschreck
Toh! Magazine 2023

Ahmad è un fotografo palestinese che vive a Montreal, le sue fotografie sono la rappresentazione dell’identità e fisicità queer. Il corpo nei suoi lavori è rappresentato libero, senza inibizioni, rivelando le emozioni e le pulsioni.

Il suo approccio attraverso la macchina fotografica è crudo e chiaro senza mezze misure come se avesse tolto ogni tipo di compromesso o di velature così come piace a noi.

Arte.
Fotografia

Ahmad

Baju Wijono è stato selezionato come uno degli artisti dell’anno perché è un pittore controverso che attraverso la sua arte che spazia dall’astratto a figurativo cerca di esprimere e manifestare il suo dissenso contro Instagram e la sua censura che ci spinge sempre più verso un’omologazione in un web fatto di censura e di divieti.

Baju propone arte libera, così come dovrebbe essere, senza pregiudizi ne giudizi e viene vissuta liberamente senza omologazioni e il suo pensiero è potente e libero.

Arte.
Pittura

Baju Wijono
Toh! Magazine 2023

Caroline Polachek è la pop star di cui sappiamo aver bisogno senza nemmeno conoscerla. Il suo disco, il più bello del 2023 secondo la redazione di Toh! Magazine, è una pietra miliare della musica degli ultimi dieci anni che all’electropop unisce le cornamuse (vedi “Blood and Butter”), archi e pianoforte (“Pretty In Possible”) e una spolverata di Matia Bazar degli anni d’oro. (Welcome To My Island).

Caroline ha spostato la lancetta verso un pop intellettuale mettendo da parte le paure della sperimentazione e puntando su voce e coreografie da far perdere la testa al primo ascolto.

L’ALBUM INTERNAZIONALE
Caroline Polachek
Desire, I Want to Turn Into You

Madonna 40 anni dopo insegna ancora a tutti cosa vuol dire fare uno show live, La Ciccone non si ricicla, si sfida, sceglie di ballare su tappeti di vetro ed affrontare l’affollato e anche forse troppo saturo scenario pop di oggi invece di incamminarsi verso la malinconica china del revival.

Lo show è stato come una festa per celebrare la vita, l’orgoglio, lo stile, la storia di chi per prima si è battuta spianando e aprendo la strada a tutte quelle che oggi in un modo o in un altro definiamo “pop star”.

Questo concerto, dove non sono mancati momenti politici, di rivendicazione e di unità collettiva ha avuto il ruolo di manifestare una Madonna che non si vedeva da tempo, testimonianza del genio della sua follia e quasi privo di difetti. A chi dice
che Madonna non canti si sbaglia, Ciccone ha studiato e non l’abbiamo mai sentita così
intonata, a chi pensa che sia vecchia si sbaglia di nuovo: Madonna è senza età. E chi crede di aver visto tutto si sbaglia ancora, il celebration tour è lo spettacolo dell’anima, ti guarda dentro, ti sprona a dare e a fare di meglio e sempre di più.
Brava!

IL CONCERTO
Madonna
The Celebration Tour

Cosa possiamo dire di The Bear che non sia già stato detto? Forse niente se non consigliarvi di guardarla se ancora non l’avete fatto. La trovate su Disney+

LA SERIE
“The Bear”

Bottoms è per noi il film del 2023, il duo Seligman/Sennott prova, riuscendoci, a cambiare la commedia scolastica americana. Il film disponibile su Prime Video è stato uno dei più discussi e commentati negli States da quando è stato presentato al Sundance confermando l’immenso talento dei registi.

IL FILM
Bottoms

L’abbiamo già detto ma possiamo ripeterlo a iosa: nessuno nella moda oggi conta di più di JW Anderson. La sua visione della vita, della moda e delle persone va oltre i trend e le proposte ormai tutte uguali dei brand di moda.

JW celebra il vestirsi come un atto esuberante che oltrepassa le barriere di genere e gusto. Come non amarlo?

LO STILISTA
JW Anderson

L’intento della mostra è stato quello di mettere in discussione il modo in cui gli artisti, qualunque sia la loro sessualità, hanno voluto mostrare un’immagine affermativa per combattere gli stereotipi che troppo a lungo hanno segnato un destino comune.

Con più di 500 opere presentate al pubblico, la mostra ha proposto anche una interessante rassegna di vecchi film, di documenti rari oltre a dipinti di indubbio valore. Interessantissimi alcuni disegni praticamente sconosciuti di Andy Warhol, eseguiti con penna a sfera negli anni ’50, prima che diventasse l’artista per eccellenza della pop art.

LA MOSTRA
Over the Rainbow
Centre Pompidou, Parigi
Jean-Baptiste Carhaix, “Sister Sadie the Rabbi Lady” (1983) © Jean-Baptiste Carhaix, Courtesy Galerie Vrais Rêves, Lyon. Ph: © Centre Pompidou, Mnam-Cci/Bibliothèque Kandinsky/Dist. Rmn-Gp

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