Renaud Duc: uno sguardo intimo sul nudo maschile

Le fotografie di Renaud Duc mostrano qualcosa di fragile e privato. Sembrano scatti rubati tra due amanti ed improvvisamente ritrovati in fondo ad una scatola. 

Renaud Duc nelle sue fotografie rivela la sua privacy, quella fatta di ragazzi nudi e comuni che immortala attraverso una vecchia macchina fotografica analogica. Amici ed amanti messi a nudo e vesti solo della luce quella naturale che sceglie per i suoi scatti. Renaud Duc non ritocca le sue fotografie ma le lascia grezze esattamente come quelle che si facevano una volta con le macchine fotografiche usa e getta, quando gli scatti rimanevano come dei ricordi privati non divulgati su Instagram come invece succede adesso. 

Renaud Duc

Sei un DJ e anche un fotografo, che cosa ti piace di più?

Ero un DJ prima di iniziare a scattare fotografie, era il mio lavoro a tempo pieno. Lavoro per un nightclub come promoter di feste da un paio anni a questa parte. Con la pandemia le cose sono cambiate e le fotografie hanno preso un posto più grande nella mia vita adesso.

Renaud Duc

Quando hai iniziato a fotografare?

Sono passati nove o dieci anni, ho comprato una vecchia macchina fotografica in un mercato dell’usato, un’analogica, perché il mio ex ragazzo scattava foto analogiche. Ho pensato che sarebbe andata bene anche per me. Prima di allora, ho scattato molte foto alle feste con macchine fotografiche usa e getta.

Renaud Duc

Quindi sei un fotografo autodidatta? 

Cosa posso dire? Non lo so, nessuno mi ha spiegato come usare una macchina fotografica, la prendo, scatto il mio modello e basta.

Hai fotografato molti ragazzi. Come li selezioni?

Beh, forse perché sono gay, quindi conosco molti ragazzi. Il mio criterio principale è che il modello deve piacermi, deve scattare un «amore a prima vista», ma non in modo sessuale o sentimentale.

Come ti senti a stare davanti a loro nudi?

Onestamente non mi interessa, il corpo nudo non è una cosa di cui aver paura.

Renaud Duc

Capisco, ma onestamente qual’è la prima cosa che pensi quando una persona che non hai mai visto si sta tirando giù le mutande davanti a te per essere fotografata?

Adoro la sua linea dell’abbronzatura, perché solo pochi di loro sono naturisti.

La fotografia dicono che a volta sia come toccare un corpo con una macchina fotografica. Sei d’accordo? Sei mai finito a fare sesso con uno dei ragazzi che hai fotografato?

Non sono mai così vicino al modello quando scatto le foto, non sento di toccare i loro corpi. A volte però è successo di fare sesso, ma chiaramente le fotografie erano solo una scusa…

Renaud Duc

Come chiedi alle persone di spogliarsi per te?

Lo chiedo nello stesso modo in cui chiederei loro di indossare un vestito. Non costringo nessuno a essere nudo, né a indossare qualcosa che non vuole. Ne parliamo prima degli scatti, a volte mi danno anche delle idee, è tutto molto naturale.

Cosa trovi sexy in un ragazzo?

Un atteggiamento, un ragazzo con carisma, qualcuno con una fisicità atipica.

C’è molta intimità naturale nelle tue opere che le rende reali e non false. Come riesci a mantenere quell’intimità con qualcuno che non conosci?

Non lo so, è naturale. Forse il fatto che io usi una macchina analogica amplifica questa sensazione. Non guido molto i miei modelli quando scatto, spesso si atteggiano come sono.

Sei d’accordo che le persone hanno più paura di mostrare le loro facce rispetto al loro sesso?

Dipende dal contesto e dal tipo di foto che farò. Alcune persone hanno il controllo del proprio corpo e anche se si fanno selfie stravaganti o pornografici, non vogliono essere fotografati da un fotografo. Altri invece non vogliono mostrare la loro faccia e i loro genitali nella stessa immagine. Altri ancora possono posare nudi ma non vogliono pubblicare le immagini.

La luce naturale è quella che usi. Cosa ti piace di più di questa luce?

Non devo fare regolazioni, la luce cambia da sola, può essere morbida o luminosa in un minuto e preferisco la finitura dell’immagine che ne deriva. Ho iniziato a usare le luci da studio alcuni mesi fa, ma il risultato non è lo stesso ed è davvero complicato per me usarle con una macchina fotografica analogica.

Le tue fotografie così naturali, senza post produzione sembrano quelle che due amanti potrebbero scattarsi da soli. Cosa pensi?

Non lo so, forse facendolo in questo modo la gente può pensare che tutti i ragazzi che fotografo siano i miei amanti, ma non è veramente intenzionale.

Renaud Duc

C’è qualche fotografo da cui ti senti più ispirato?

Non proprio, non ho un background o una conoscenza da fotografo, non sono ispirato da qualcuno in particolare, mi piace il lavoro di Pierre et Gilles e soprattutto i lavori di artisti contemporanei come Florian Hetz o Joseph Wolfgang Ohlert.

Come DJ immagino che con tutti questi lockdown e la pandemia ti sei perso un sacco di feste. Che cosa ti è mancato più?

Non mi mancano per nulla le feste. Quello che mi manca di più è suonare, fare il DJ e vedere i miei amici ballare davanti a me.

Che musica hai scoperto in questi mesi che non vedi l’ora di suonare?

Ho ascoltato molta musica per PC, come Sophie o Charli XCX, anche molta musica trance e hardcore, come Ascendant Vierge, mi piace l’ultimo album di Arca, Shygirl e Yelle.

Quante volte sei stato bannato da Instagram? Cosa pensi di questa nuova pesante censura?

Due o tre, non ricordo, l’ultima volta è stata a novembre 2020. È sempre più difficile postare contenuti di nudo o presumibilmente sensibili. Vedo sempre più persone censurate che seguo ed è davvero triste, perché è non ha senso. Perché possiamo pubblicare immagini di violenza e  poi sfocate da Instagram, ma non un pube? Che cos’è più offensivo? Non pubblichiamo porno, pubblichiamo il corpo.

Il corpo deve essere celebrato in ogni modo, tutti i corpi, non censurati. Ho trovato un’alternativa per pubblicare il mio lavoro senza censura su Xplicit.app. Forse è l’inizio della fine di Instagram, come è successo a Tumblr due anni fa?

Renaud Duc