Miguel Gobbo Diaz è l’Italiano che vogliamo

Miguel Gobbo Diaz: da Creazzo, in provincia di Vicenza, alla conquista del cinema Italiano

Abbiamo appena finito lo shooting che lo vede protagonista della nostra cover di Ottobre e Miguel Gobbo Diaz appare felice e soddisfatto. Certo, se lo guardo meglio noto anche un pelo di trepidazione, perché all’indomani della nostra intervista Miguel sarà sul red carpet, forse il primo, al Festival del Cinema di Roma. Si tratta di un evento speciale, la prima del film Disney Ron – Un amico fuori programma, in cui presta la voce a Mark, co-protagonista del lungometraggio di animazione.

Photo Simon
Style Alex Vaccani
Styling Assistant Alessandro Marzo

miguel gobbo diaz photo by simon
Giacca ANGELOS FRENTZOS, camicia PS Paul Smith, pantalone LEVI’S, scarpe CLARKS, cintura, stylist own
Miguel Gobbo Diaz è altissimo, vien da pensare che nella vita avrebbe potuto fare il calciatore o il cestista. E quei ricci, già un po’ brizzolati, che lo rendono sexy e maturo, nonostante abbia solo 32 anni. 

Al di là della sua carriera artistica, ciò che ci ha convinto a sceglierlo come cover star per il numero di Ottobre di Toh! è la sua naturalezza, mista alla consapevolezza che porta dentro da sempre.

Miguel si è appassionato alla recitazione a 15 anni, quando – bocciato in prima superiore – ha dovuto scegliere se seguire delle ore in più obbligatorie oppure iscriversi ad un corso di teatro.

Ovviamente la scelta è caduta sulla seconda opzione e data la sua bravura da lì a poco sarebbe stato soprannominato Miguel l’Attore.

Da quel giorno non ha più abbandonato la recitazione e dopo aver finito gli studi liceali è entrato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. 

Nel 2016 si trasferisce a Londra dove è rimasto per due anni con l’intenzione di migliorare il suo inglese, ma il successo per Miguel è arrivato quando ha interpretato il ruolo di Malik Soprani, co-protagonista di Nero a Metà con Claudio Amendola, ruolo che oggi lo spinge a cercare sempre di più e sempre meglio. Questo è ciò che ci ha raccontato.

Come si sta a Creazzo, ora che nel paese ci sono due star italiane (Madame viene da Creazzo ndr)?

In realtà siamo più di due, è di Creazzo anche Carlo Cracco. Comunque è strano, perchè quando ho iniziato non c’era ancora nell’aria l’hype di oggi. Io poi nel 2009 mi sono trasferito a Roma.

Prima di Roma però hai giocato a calcio, come è andata?

È andata che ad un certo punto, nonostante sia bellissimo giocare a calcio, devi renderti conto che non sei tanto bravo da arrivare in alto e quindi devi cambiare.

miguel gobbo diaz photo by simon
Total look PAUL SMITH, scarpe TOD’S
Così dal campetto di calcio sei passato prima alla televisione e poi al cinema. Come sei arrivato fino a qui?

Grazie alla pigrizia! Non volevo saperne di studiare, dunque mi hanno messo alle strette. Dovendo scegliere tra dei corsi obbligatori pomeridiani o un corso di recitazione, ho scelto la seconda e da lì non ho mai smesso.

Dopo la scuola cosa ricordi del tuo primo debutto davanti ad una macchina da presa?

Il mio primo debutto è stato bello, emozionante, lo ricorderò per sempre, facevo la parte di un criminale.

Quando ti propongono dei ruoli ti vengono offerti in base al colore della pelle?

In Rex ho interpretato un criminale latino-americano, oggi in Nero a metà interpreto un poliziotto italiano. Le cose stanno cambiando, ma in questi anni non mi sono preoccupato del fatto che mi avrebbero proposto solo ruoli di criminali, piuttosto ho pensato a studiare per ottenere ruoli più adatti a me.

Perchè secondo te in Italia ci sono pochi attori neri, e perché quelli che ci sono interpretano solo ruoli stereotipati?

Mi piace il fatto che dici nero e non di colore, non mi piace quando dicono di colore.

miguel gobbo diaz photo by simon
Giacca ROY ROGER’S, Pantalone DOPPIAA
Credo non esista altro modo per dirlo, sei nero ed è bellissimo così, e poi dire persona di colore non ha senso, anch’io sono colorato. Ad ogni modo, quanto è difficile essere nero in Italia?

La prima cosa che si deve fare è non pensare che sia difficile, perchè se pensi che lo sia, allora tutto lo sarà. Se fino a qualche tempo io avessi pensato che far l’attore in Italia fosse impossibile, beh, non sarei qui con te adesso. Fare l’attore significa anche avere delle responsabilità e devi prendere tutto ciò che viene con umiltà, che è la cosa più bella d’avere. Può essere difficile ma deve essere più forte la passione e la voglia che hai di vincere, perchè così sarai d’esempio per chi ti vede e per chi si rispecchia in ciò che vede.

Quale pensi sia il tuo messaggio? Cosa pensi di aver dato alle persone grazie alle tue interpretazioni?

A me non piace esaltarmi, però penso che quando sei umile e onesto con te stesso e con gli altri, allora quello è l’esempio migliore che puoi dare. Dico sempre che non si può piacere a tutti e non bisogna diventare pazzi per raggiungere questo scopo.

Quello di piacere a tutti è un pensiero un po’ utopico.

Esatto, ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerai mai.

Com è lavorare con Claudio Amendola? Te lo chiedo perchè per la comunità gay è rimasto uno dei sex symbol del cinema italiano.

Ti posso dire che è ancora un sex symbol, è stato importantissimo per la storia del cinema e della tv. Lui non ha paura di dire quello che pensa, e lo fa con grande intelligenza.

miguel gobbo diaz photo by simon
Total look LEVI’S, scarpe TOD’S
E tu?

Nemmeno io ho paura di dire quello che penso, purché lo si dica senza offendere o far male a qualcuno.

Cambiando argomento. Quali sono i tuoi gusti musicali?

Spazio dal pop, al blues. Ma ultimamente anche la musica classica, che mi rilassa tantissimo.

L’ultimo disco che hai comprato, l’ultima playlist che hai creato su Spotify o se ci sono degli artisti che ti rimangono in testa come nessun altro?

Allora, devo un attimo pensarci perchè con i trend di TikTok è un casino, perchè ti sparano musica come se non ci fosse un domani.

https://www.tiktok.com/@miguelgobbodiaz/video/7019638178562804998?is_copy_url=1&is_from_webapp=v1

L’ultimo disco che ho comprato, ahimè risale a una vita fa, è album dei NOFX, non ricordo il titolo, un gruppo che, secondo me, conoscono in pochi. Ma nelle mie playlist c’è spazio davvero per tutti, sai suono la chitarra e non giudico mai il tipo di canzone, penso piuttosto a ciò che mi trasmette e all’emozione che mi da.

E al cinema invece? Qual è l’ultimo film che hai visto?

Sono stato al cinema due giorni fa, ho visto Il Materiale Emotivo, che ho trovato bellissimo, amo Castellitto.

Ti piacerebbe lavorare con lui?

Certo, è un bravissimo regista.

Facciamo un gioco.. chi sono i registi da cui ti piacerebbe essere diretto?

Se devo pensare in grande ti dico subito Nolan, perchè fa cose che vanno oltre il cinema, oppure Tarantino che è il più grande di tutti. In Italia Sollima mi piace tantissimo e poi tornerei volentieri a lavorare con Marco Pontecorvo, il regista di Nero a metà che mi ha dato la possibilità e la responsabilità di fare Malik e che mi ha aperto le porte per far decollare la mia carriera – non lo ringrazierò mai abbastanza.

miguel gobbo diaz photo by simon
Giacca e pantalone PAUL SMITH, dolcevita DOPPIAA
Quindi mi stai dicendo che Nero a Metà è finito?

Abbiamo finito di girare la terza stagione, ma non so ancora quando uscirà.

Cosa fai quando non lavori?

Faccio cose normali, leggo, faccio sport e lavoro la terra con mio padre in Veneto.

Come è stato oggi essere protagonista di uno shooting moda? Hai interpretato un ruolo o sei stato Miguel al 100%?

Io mi approccio alle cose sempre allo stesso modo, mi sono divertito pensando che la macchina fotografica catturasse dei momenti. Oggi è stato bellissimo, Simon mi ha dato delle indicazioni ed io sono stato felice di seguirle.

Qual è il tuo approccio con la moda?

Mi piace molto, sono una persona curiosa e quindi scoprire tutto quello che c’è dietro. Sono stato a poche sfilate ma quelle che ho visto mi hanno colpito per la velocità del momento. Pensare a quanta preparazione c’è prima di una sfilata e pensare che dura solo dieci minuti.

toh magazine
Cappotto e maglione TRUSSARDI, Pantalone DOPPIAA, Scarpe LEVI’S
Qual è il capo più alla moda che hai nell’armadio e perchè pensi lo sia?

Io amo gli abiti, ne ho uno a cui tengo molto perchè è fatto su misura e mi piace perchè è a metà strada tra quello che sono e quello che voglio dire. Non è esagerato, mi piace lo stile e l’equilibrio che racconta.

Che relazione hai con i tuoi fan?

Mi reputo molto fortunato, ho sempre avuto intorno persone che non mi hanno mai fatto sentire discriminato. Non mi sono mai trovato in situazioni antipatiche a causa del colore della mia pelle, ma conosco persone che non sono state così fortunate e me lo dicono sui social, dove parlo anche il dialetto veneto.

Fammi sentire. (Prende il telefono e mi mostra un suo Tik Tok n.d.g.)
https://www.tiktok.com/@miguelgobbodiaz/video/7015968532433341701?is_copy_url=1&is_from_webapp=v1

La cosa bella è che le persone non si aspettano che io possa parlare in dialetto, sai sono nero, ma sono veneto quindi la gente non se lo aspetta. Mi fa troppo divertire.

Come è stato fare il doppiatore per un film Disney?

Non l’avevo mai fatto, mi sono divertito tantissimo poi quello di Marc è un bel personaggio, sono molto contento del risultato finale.

Quando rivedremo Miguel Gobbo Diaz di nuovo al cinema o in tv?

Capitan Didier è un corto che sarà presentato anch’esso al Festival del cinema di Roma, diretto da Margherita Ferri e sceneggiato da Roberta Palmeri. Stupendo. Poi il 21 esce Ron e più avanti… non posso ancora dirti niente!

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Gilet TRUSSARDI, camicia PAUL SMITH, pantalone JACOB COHEN, scarpe CLARKS
All’inizio ti ho chiesto perchè in Italia ci fossero in giro pochi attori neri e perchè quelli che ci sono sono circoscritti a dei ruoli stereotipati. Scusa se to lo chiedo di nuovo, però non posso far finta di niente. In Zero facevi il delinquente, in Ron presti la voce a un nero e adesso il corto per Emergency che parla di stranieri che vogliono integrarsi in Italia. Non è limitante?

Sai, quando ho iniziato mi sono sentito dire più volte che non ero utilizzabile sul mercato perché non c’erano ruoli, ma oggi le cose stanno cambiando e sono sicuro che sarà sempre così. Io ho interpretato un ruolo da protagonista non stereotipato e sogno di interpretarne sempre di più.

Ultima domanda. Cosa pensi del fatto che nel 2021 non ci siano leggi in Italia che tutelino i diritti delle persone LGBTQIA+?

Che mi sembra quasi impossibile. Io sono un grande fan della libertà e vorrei che tutti potessimo essere liberi di amare e vivere come e con chi ci pare.

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Giacca ANGELOS FRENTZOS, pantalone LEVI’S, scarpe CLARKS,

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