Jamie Edler è un illustratore, musicista e modello di venticinque anni con base a Londra. Tra estetica city-pop e suggestioni cinefile, ci siamo fatti raccontare il suo mondo e il suo rapporto con l’illustrazione.
Come e quando hai cominciato ad interessarti all’illustrazione?
Jamie Edler: Mi sono innamorato dell’illustrazione sin dalla tenera età, amo il modo in cui è presente nelle nostre vite, che sia in maniera sottile o più esplicita. L’illustrazione è anche un modo per iniziare una conversazione su argomenti che possono suonare astratti o difficili da trattare, e ha la forza di avere un impatto sui punti di vista, le attitudine e le opinioni delle persone, a volte senza saperlo.
È un mezzo che può essere utilizzato in maniera divertente, ma è anche un modo per raccontare ciò che è difficile da capire o da spiegare. Così come molti creativi, disegno sin da quando ho avuto la capacità di tenere una matita in mano (beh, perlopiù si trattava di cavalli e sirene, ma hey! bisogna pure iniziare da qualche parte!). Ho cominciato la mia carriera da freelance nel 2017, subito dopo essermi laureato alla Falmouth University.
Qual’è la tua più grande fonte di ispirazione?
La mia risposta potrà suonare un po’ un clichè, ma è la vita di ogni giorno – cerco la serenità e la curiosità nel banale. Amo le pubblicità vintage, le copertine dei libri e l’estetica ‘city-pop’. Amo anche tenermi aggiornato sulla moda e integrarla nelle mie illustrazioni. Molta ispirazione arriva anche dai film, nello specifico il cinema internazionale: mi piace osservare il modo in cui la composizione ed il colore vengono utilizzati per trasmettere una emozione o un preciso momento storico.
Spesso i tuoi lavori prendono la forma di poster o di copertine. C’è una ragione particolare per questo tuo modo di utilizzare il testo e le immagini?
Mi piace che le illustrazioni abbiano un contesto in cui esistere, che sia reale o immaginario. È divertente impostarle all’interno di una struttura specifica, e la tipografia è in sè una estetica precisa nonchè un modo di dare una cornice alle immagini. Amo poi i vecchi poster e le pubblicità d’epoca, e mi piace quindi sperimentare in questa direzione.
[Questa intervista è stata tradotta dall’inglese e pubblicata in Italiano. Una traduzione automatica attraverso Google è disponibile tramite il menù in alto]
