Alessandro Dell’Acqua non ha paura della moda di domani

Alessandro Dell’Acqua, fondatore e designer di N21, in questa intervista ci parla dei giovani designer che sostiene dando spazio e creatività.

Alessandro Dell’Acqua è l’unico che in Italia sta dando realmente spazio e voce ai giovani designer che si affacciano alla moda nel nostro paese. Mentre gli altri buttano fumo negli occhi parlando e parlando e parlando ancora, Alessandro fa i fatti dimostrando di non aver paura di sostenere i giovani talenti facendo squadra.

L’abbiamo intervistato.

Come è nata la voglia di dare spazio e voce ai nuovi talenti della moda?

È nato tutto durante il primo lockdown, nel momento in cui si è fermato tutto io ho avuto il tempo di dedicarmi alla ricerca di nuovi designer e insieme a Tomorrow, mio partner commerciale, dopo una lunga ricerca abbiamo selezionato due designer che mi hanno da subito colpito: Alfredo Cortese e Nensi Dojaka.

alessandro dell'acqua mentorship
Cosa mi dici di loro?

AC9 sono le iniziali di Alfredo Cortese, catanese, classe 1988. Il n.9 rappresenta le sue radici, la sua famiglia. Dopo esperienze in altri ambiti, Alfredo Cortese lancia la sua prima collezione nel Settembre 2019. La sua estetica è lineare e pulita, dall’attitudine nordica ma con una forte componente legata all’italianità, tratto distintivo del marchio.

Nensi Dojaka è Nata in Albania, ha creato il marchio con il proprio nome poco dopo aver conseguito un prestigioso master presso la Central Saint Martins di Londra nel 2019. Dopo che la sua collezione MA (master) è stata comprata dallo stimato stocchista SSENSE.com, Dojaka ha proseguito a produrre tre collezioni nell’ambito della collettiva Fashion East prima di essere invitata da parte del British Fashion Council a unirsi a NEWGEN per la stagione PE22.

Nonostante il suo marchio sia stato creato solo nel 2019, Dojaka ben presto si è fatta un nome: conta più di 30 stocchisti, oltre a una fan base di tutto rispetto. L’estetica del marchio è molto particolare, con un intricato linguaggio visivo in cui cuciture visibili e contrasti trasparenti/opachi profilati da nastrini creano dei giochi grafici sul corpo. Il sensuale bodywear, che comprende sia top sottili realizzati in tulle e georgette sia abiti attillati, è affiancato da capi con un tailoring più maschile.

Cosa avete fatto insieme? 

Oltre ad una guida creativa abbiamo sin da subito affiancato commercialmente proponendo le due collezioni in campagna vendita e offrendo loro una esperienza a 360º, dopodiché abbiamo trovato un produttore (Cieffe / azienda di Soncino che produce prestigiosi marchi) che tuttora li segue.

Successivamente abbiamo pensato ad una capsule x N21 disegnata da Alfredo e Nensi chiudendo il loro percorso con uno show. 

È vero che stai già pensando ad un nuovo talento da guidare?

Si, Valerio Leone, uno stilista napoletano, classe 1985. Lui lo conosco da tempo perchè ha già lavorato per me e ha maturato la sua esperienza presso gli uffici creativi di marchi internazionali come Jil Sander e Giambattista Valli. 

Il suo lavoro si basa sulla ricontestualizzazione di capi già esistenti sovrapponendo epoche, forme e stili stravolgendone ogni punto di riferimento.

In questi tempi difficili, la nostra missione a sostegno dei giovani talenti è più importante che mai. Sono entusiasta di ritrovare Valerio Leone nel mio percorso e mi auguro di offrirgli un aiuto essenziale a sostegno della sua creatività e del suo brand. 
A Tomorrow guardiamo tanto all’individuo quanto alla collezione, cercando tanto quella forza emotiva quanto una reazione razionale. Le collezioni di Valerio hanno questo assolutamente vivo e naturale approccio, onesto e senza filtri, che viene dal profondo dell’anima. Con la guida da parte di Alessandro di questo talento tutto italiano, siamo in attesa degli sviluppi.

alessandro dell'acqua mentorship
Ci sono designer nuovi che ti piacciono ultimamente?

Escluso Vaccarello e Slimane, che tanto nuovi non sono, mi piace tantissimo R13, un brand con base a NY.

Perchè dopo la sfilata di Prada posti sempre la foto della Signora?

Perchè amo la Signora, trovo il suo modo di pensare la moda fortemente erotico, seppur questa parola è l’ultima che legheresti a Prada.

L’hai mai conosciuta?

No, o meglio l’ho incontrata una volta ma non mi ha manco guardato in faccia, ma non per questo l’adoro di meno.

Che musica ascolti, a parte Love is a Battlefield di Pat Benatar?

Love is a Battlefield è la canzone che chiude le mie sfilate, ma non l’ascolto sempre, sono solo legato a questa canzone che mi ricorda di quando arrivai a Milano negli anni ’80, per il resto vado a momenti, non ho artisti specifici. Alessandro Dell’Acqua