Queer Lion Award 2021: i film LGBT in gara a Venezia

Queer Lion 2021 è il premio che va al film più vicino alla comunità LGBTQIA+ quest’anno con 10 film in gara, 4 dei quali italiani.

Inizia domani la 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (fino all’11 settembre) e per non farvi arrivare impreparati di seguito potete scoprire i film in corsa per la 15ª edizione del Queer Lion.

Ideato nel 2007 da Daniel N. Casagrande, il Queer Lion va al miglior film che per contributo artistico, impatto sociale ed impegno civile, raccontino storie con eventi e personaggi LGBTQIA+.

Dieci i film in gara quest’anno, 3 provenienti dal concorso principale Venezia 78: The Power of the Dog di Jane Campion, la commedia Competencia oficial con Antonio Banderas e Penélope Cruz, e l’attesissimo Madres paralelas di Pedro Almodóvar.

Quattro gli italiani in corsa per il premio: Il paradiso del pavone di Laura Bispuri, Il bambino nascosto di Roberto Andò, con protagonista un Silvio Orlando pazzesco, La santa piccola di Silvia Brunelli, Il silenzio grande di Alessandro Gassmann.

Completano il concorso Deserto Particular di Aly Muritiba, il messicano El hoyo en la cerca di Joaquin del Paso, La dernière séance di Gianluca Matarrese.

La giuria sarà presieduta da Ilaria Feole, saggista e critico cinematografico di FilmTv, membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, Antonella Benanzato, pittrice astratta informale, fotografa, musicista, giornalista professionista, ed Angelica Lorenzon, interprete.

Il Queer Lion Award verrà consegnato venerdì 10 settembre, di seguito le sinossi dei film i trailer e le foto in Concorso e non.

“The Power of the Dog” di Jane Campion
(Nuova Zelanda, Australia, 125’, 2021)

Anni ’20, al centro della storia la coppia dei ricchi fratelli Burbank, Phil e George, proprietari di un ranch in Montana che domina la vallata.

I due sono molto diversi: Phil è un uomo brillante ma crudele, con un atteggiamento prepotente e violento, mentre George è una persona testarda e puntigliosa, ma sempre gentile.

Quando George sposa in segreto la vedova Rose, Phil non accetta la cosa e inizia una guerra spietata contro la donna usando suo figlio Peter come pedina. Presentato nella sezione Venezia 78


“Competencia Oficial” di Gastón Duprat, Mariano Cohn
(Spagna, Argentina, 114’, 2021)

In cerca di prestigio, un miliardario decide di finanziare un film che lasci il segno. Per farlo, ingaggia la rinomata regista Lola Cuevas, che però si trova da subito a dover gestire gli ego opposti dei due protagonisti, la star hollywoodiana Félix e l’attore di teatro “impegnato” Iván. Per riuscirci, si inventa una serie di eccentriche prove che i due dovranno superare. Presentato nella sezione Venezia 78


“Madres Paralelas” di Pedro Almodóvar
(Spagna, 120’, 2021)

Due donne madrilene, entrambe single e rimaste incinte per errore, si trovano a partorire lo stesso giorno nel medesimo ospedale: Janis, di mezza età, consola la più giovane Ana, spaventata per il futuro, e le parole che scambia con lei in quelle ore in un anonimo corridoio d’ospedale finiranno per cambiare la vita di entrambe in maniera inaspettata. Presentato nella sezione Venezia 78


“Il Bambino Nascosto” di Roberto Andò
(Italia, Francia, 110’, 2021)

Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella.

Silenzioso, colto, solitario, il maestro di piano è uomo di passioni nascoste, segrete. Una mattina un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde.

Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Presentato nella sezione Fuori Concorso

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“Il Paradiso del Pavone” di Laura Bispuri
(Italia, Germania, 89’, 2021)

In un giorno d’inverno, Nena riunisce la famiglia per festeggiare il suo compleanno. Il paradiso del pavone è un piccolo viaggio nell’intimità e nell’autenticità degli esseri umani: un film su una famiglia allargata in cui tutti si parlano ma nessuno si ascolta davvero.

Finché un evento inaspettato costringe i protagonisti a guardarsi negli occhi e a svelarsi per ciò che sono. Presentato nella sezione Orizzonti


“El hoyo en la Cerca” di Joaquín del Paso
(Messico, Polonia, 100’, 2021)

Come ogni anno l’istituto scolastico Los Pinos, una scuola prestigiosa di tipo confessionale, manda i suoi ragazzi in ritiro in campagna.

Sotto l’occhio attento di insegnanti e preti, i ragazzi vengono condotti sul cammino del loro sviluppo fisico e morale. Attraverso lo sguardo di diversi adolescenti di classe media e privilegiata, il film mostra il modo in cui la loro educazione influisce sul futuro della società stessa. Presentato nella sezione Orizzonti

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“La Santa Piccola”
di Silvia Brunelli (Italia, 97’, 2021)

Il film racconta di Mario e Lino, due amici, nati e cresciuti nel quartiere Sanità, due diciottenni mai usciti da quella micro-realtà.

Hanno una vita monotona, finché la sorella di uno di loro convince le persone del posto di aver compiuto un miracolo e comincia ad essere venerata come una Madonna.

Le sorti della sua famiglia cambiano ed entrambi i ragazzi scoprono di essere diversi da quello che pensavano: Mario si rende conto di essere omosessuale e innamorato di Lino, che, invece, non se ne accorge, e, anzi, cerca di fuggire dalla routine della sua vita. Presentato nella sezione Biennale College

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“Deserto Particular”
di Aly Muritiba (Brasile, Portogallo, 120’, 2021)

Un solitario poliziotto di quarant’anni vive nel ricco sud del Brasile. Il suo cuore batte per una donna conosciuta su Internet. I due hanno una relazione continua e sempre più profonda malgrado non si siano mai visti dal vivo.

Un giorno la donna scompare dal web e lui decide di partire per Bahia per andare a cercarla. Giunto a destinazione scoprirà che la donna che ama è in realtà un uomo.


“Il silenzio grande” di Alessandro Gassmann
(Italia, Polonia, 106’, 2021)

Villa Primic, un tempo lussuosa dimora, ora scricchiolante magione che sembra uscita da un racconto di fantasmi, è stata messa in vendita.

Una decisione dolorosa, presa dalla signora Primic, Rose, e condivisa dai due eredi della fortuna dilapidata della famiglia, Massimiliano (protagonista di un coming out davvero toccante) e Adele: l’unico che non è affatto contento è il capofamiglia, Valerio, che scoprirà di non aver mai davvero conosciuto i suoi cari e, forse, nemmeno se stesso, fino a raggiungere l’amara consapevolezza che vivere non significa essere vivi. Presentato nella sezione 18. Giornate degli Autori


“La Dernière Séance” di Gianluca Matarrese
(Italia, Francia, 100’, 2021)

Bernard è appena andato in pensione. Ha 63 anni, vive solo con le sue due gatte e decide di traslocare in una nuova casa, quella in cui vivrà l’ultimo capitolo del romanzo della sua vita.

Preparando gli scatoloni, inizia a fare una selezione: cosa lascio qui, cosa porto? Bernard è il mio master e io sono il suo slave. Il suo ultimo amante.

Lo aiuto a mettere a posto la frusta in uno scatolone, tra le briciole della sua memoria, i ricordi degli amori che l’AIDS gli ha strappato dalle braccia, le tracce di una famiglia adottiva che l’ha respinto, dell’educazione rigida che l’ha forgiato, di una madre e di un padre che non ha mai conosciuto.

I nostri giochi sessuali sono le occasioni di incontro di due generazioni: tra un colpo di frusta e un harness di cuoio discutiamo di amore, di morte, dell’epidemia di AIDS negli anni Ottanta, del suo nuovo progetto di vita, di noi. Le ferite e il corredo funerario di un sopravvissuto, un grido di vita alla luce delle pulsioni sessuali. Presentato nella sezione 36. Settimana Internazionale della Critica

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