Matthias Vriens-McGrath, una vita ai margini del gusto

Matthias Vriens-McGrath, fotografo e creativo che ha sede a Los Angeles, è rinomato per il suo gusto estetico caratterizzato da una luminosità intensa che rivela maggiormente un atteggiamento e una sessualità manifestata. Immagini d’impatto, iconiche ed ironiche allo stesso tempo. Quelle che solo un animo totalmente libero, che gioca con la sensualità sua e di chi si trova di fronte, riesce a creare.

Matthias Vriens-McGrath è nato e cresciuto ad Amsterdam, entrato nel mondo del design e dell’editoria dopo essersi trasferito a Parigi nel 1992. Alla fine degli anni ’90, inizia a collaborare con la rivista di culto olandese Dutch, diventandone poi capo redattore e  direttore creativo. Da rivista locale, sotto la sua direzione Dutch diventa in un lampo la bibbia internazionale dello stile attirando tutti i più famosi inserzionisti di moda.

Ancora oggi, il famoso numero di nudo, in cui l’unica moda visibile erano i crediti del marchio stesso e ciascuna immagine era attribuita a un marchio palesemente assente, continua a risuonare nel mondo della moda. L’abilità di Matthias Vriens-McGrath sta appunto nella provocazione, che però è racchiusa nel corpo e manifestata con umorismo ed eleganza.

Dopo aver abbandonato Dutch, Matthias Vriens-McGrath diventa direttore creativo per noti brand di moda e in questo periodo scopre la passione per la fotografia e si trasferisce a New York dove inizia a produrre editoriali per vari magazine come i-D, The Face, Vogue Hommes International, Interview, Numero Homme, Fantastic Man e Butt.

È collaboratore abituale di Vogue, Elle ed Interview. Ha fotografato personalità diverse come Pamela Anderson, Cate Blanchett, Eminem, Mark Ruffalo, Amy Adams, Kristen Stewat, Jessica Biel e tantissimi altri: la maggior parte dello star system è passato davanti al suo obiettivo. È riuscito ad estrarre da ognuno di loro qualcosa della loro essenza, mescolata con l’acuto senso di irriverenza ed ironia di Matthias.

Oltre a continuare a fotografare Matthias è tornato alla sua prima passione, le arti decorative. Ha lanciato infatti Atelier MVM che consiste in una collezione super colorata di progetti per arredi, illuminazione e oggetti decorativi per l’abitazione.

Si percepisce in questa gamma di complementi d’arredo la sua sensibilità fondata sull’ossessione che lo segue da tutta la vita per l’antichità, i naturalia e i tessuti vintage che provengono da posti lontani e che Matthias ricontestualizza e mescola a suo gusto per creare nuovi oggetti come: specchi antichi, maschere africane, tessuti tuareg, bronzi e coralli.

Una collezione ricca che offre un occasione per riflettere sulla relazione tra ambiente privato e produzione artistica, tra Naturalia et Artificialia, tra oggetto creativo e forme della natura, tra ordinario e sorprendente: il wunderkammer di Matthias Vriens-McGrath.

Come ti senti a ricordare oggi il periodo in cui facevi la leggendaria rivista Dutch?

Lo ricordo come un grande momento, anche se è arrivato con le sue sfide. È stato un periodo molto creativo, dove ho incontrato e collaborato con persone incredibili mentre stavo a Parigi. 

Cosa ne pensi delle riviste oggi? Quanto è cambiato il tuo punto di vista negli anni?

Il mio punto di vista non è cambiato molto, la struttura della pubblicazione editoriale è stata molto alterata…

Puoi parlarci un po’ del tuo processo fotografico nella moda?

Lavoro in modo molto semplice, in primo luogo non faccio ricerca. Io prendo da chi sto per fotografare, il che di solito funziona meglio.

Dopo aver scattato le copertine di molte riviste nel corso della tua carriera, ti emoziona ancora vedere la tua fotografia sulla prima pagina di una rivista?

Sì, è sempre un onore!

Nelle tue fotografie giochi la maggior parte del tempo con il sesso e la sessualità. Come crei quell’atmosfera perfetta?

Solo essendo me stesso, mi piace e rispetto chi è di fronte a me. È difficile da spiegare, ma le cose solitamente progrediscono in questo modo.

È più facile fotografare qualcuno con cui vai d’accordo?

Assolutamente!

Cosa pensi della nudità? Sembra che anche tu sia davvero a tuo agio con il tuo corpo, giusto?

Certamente sì. Tutti abbiamo un solo corpo, una sola vita per quanto sappiamo. Vergognarci di esso è uno spreco di tempo e un peccato. Goditi il tuo corpo, la tua sessualità e condividila con gli altri. È molto divertente!

Cerchi di conoscere un po’ colui che stai per scattare, prima di fotografarlo?

A volte sì. Mi aiuta, ma non è sempre possibile. Può essere molto emozionante puntare la mia macchina fotografica verso una persona ed iniziare a scoprire.

Hai creato immagini molto provocatorie che le persone ricordano, come la prima copertina della tua rivista TVTOR. Cosa hai in mente quando vuoi essere provocatorio?

Non voglio veramente provocare, immagino che sia semplicemente la mia mente che funziona in modo diverso. La sessualità e l’immagine sessualizzata rimane spesso un taboo. Se questo è provocatorio allora sono un provocatore. 

Cosa ricordi dell’esperienza con TVTOR magazine?

Era la continuazione di Dutch, ma dopo due bellissimi numeri, ho sentito che era abbastanza. Conscio del fatto che le persone non comprano le riviste e che i brand di moda spedivano i budget per la pubblicità da qualche altra parte. 

Mi sembra che ci sia molto divertimento nelle tue foto e immagino anche sul set. Potresti raccontarci un ricordo che non dimenticherai mai?

Ah Ah… Non ho mai fatto sesso cone nessuno sul set o subito dopo, è tutta finzione. Ma mentre si “gioca” e “si recita” le cose possono sembrare piuttosto seducenti e piccanti. 

Devi spingere le persone fino a un certo punto per ottenere ciò che desideri o si fidano immediatamente della tua visione?

La spinta non funziona. Non posso, nemmeno voglio forzare qualcuno a fare qualcosa che non vogliono fare. Se le cose non funzionano, va bene anche così. Tutte le parti coinvolte devono essere in controllo, se si fidano di me allora poi posso farle apparire cool, sexy, hot e belle. Invece senza alcuna fiducia non così tanto.

Che cosa significa il sesso per te?

Quando il mio pene inizia a gonfiarsi. Questo potrebbe essere per ragioni differenti. Le erezioni intellettuali sono occasioni frequenti e ben venute! Il sesso è delizioso e qualcosa di cui tutti dovrebbero godere ed essere onesti. Come tutti sappiamo che ci sono molte controversie a riguardo, il che è una vergogna.

Tutti vogliono scopare. Il sesso è anti-stress è meglio delle droghe e dell’alcol, puoi farlo con gli altri, ma anche il sesso solo con se stessi è geniale!

Sei un artista dai molti talenti. Sembra che non ti fermi mai. Hai iniziato la tua passione per le arti decorative con la tua nuova linea Atelier MVM. Ci puoi parlare di questa nuova avventura?

È un dato di fatto, niente di nuovo. Quando ero un bambino ero un rivenditore di antiquariato, che però ho messo da parte a causa della mia carriera nella moda, ma per ora è divertente perseguirle simultaneamente.

La tua casa è meravigliosa, hai molto gusto. Come selezioni le cose da mettere in casa?

Proprio come quando scatto le fotografie non ho un moodboard, ma trovo le cose organicamente o effettivamente sono loro a trovarmi.

Stai raccogliendo qualcosa?

Ricordi felici.

Qualche progetto futuro su cui stai lavorando?

Il mio libro per la Taschen, Matthias Vriens’ Big Penis Book Volume 2.