Samuel Cimma e le sue fanzine belle da morire

Samuel Cimma documenta con le sue fotografie, dallo sguardo gentile e delicato, un viaggio intimo ricco di momenti pieni di quella timidezza che è preludio di una passione che presto potrebbe occupare lo spazio sui quei sedili, dove i finestrini si appanneranno.

Samuel Cimma è un giovane fotografo e studente di Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Osserva attraverso la sua macchina fotografica il corpo maschile portando alla luce gli aspetti più nascosti e sereni. La generazione che ritrae è giovane, è la sua e come Samuel afferma non è disinteressata come spesso invece viene etichettata. 

Dettagli del corpo così come sono: coi suoi dettagli, i suoi difetti e la sua autenticità quella che ci rende unici e parte delle stesso mondo.

Gli scatti che vi mostriamo in anteprima fanno parte della prossima fanzine di Samuel Cimma che precedentemente ha auto pubblicato Aedificabo (2019), #Camboys (2020), Ktema es aiei (2020) ed ora Siamo arrivati? (2021).

“Siamo arrivati? Questa domanda riecheggiava nei viaggi estivi con la mia famiglia verso la riviera romagnola. Una domanda che rimbalzava sui sedili, dal cruscotto al bagagliaio pieno di valigie.”

Samuel Cimma
Samuel Cimma
Samuel Cimma

“Incroci di sguardi nello specchietto retrovisore. Cosa ci chiediamo adesso? Cinture slacciate, motore spento e vetri che si appannano. Siamo oggetti incustoditi lasciati nelle auto, a nostro rischio e pericolo.”

Samuel Cimma
Samuel Cimma

“Musica di sottofondo e la macchina vuota si riempie di valigie immateriali, di storie, di nuovi amori, di anniversari di fidanzamento, di paure sulla vecchiaia, di reminiscenze di ricordi passati, di progetti futuri. Vita non custodita, la direzione declina ogni responsabilità.”