Sneaker man: la privacy è il lusso del futuro

Sneaker man o Sneaker mask è un artista serbo di 32 anni che per salvaguardare la sua privacy preferisce mostrare le sue creazioni piuttosto che la sua persona.

Le maschere fanno parte della nostra vita da prima che la vita, per come la intendiamo oggi, esistesse: sebbene siano un oggetto attraente per chi le osserva e per chi le indossa, la loro intenzione primaria era quella di provocare paura, terrore, stupore e risate.

Nel corso della storia, le maschere sono state utilizzate in milioni modi; come supporto in rituali di culto, cerimonie o per proteggersi da incidenti, incantesimi e spiriti maligni.

Poi è arrivato il fetish, Eyes Wide Shut, e la maschera debuttò pure in passerella, fino a diventare ossessione per una fetta di pubblico che senza la maschera si sente nuda, ma quando invece la indossa si sente un super eroe del sesso, dell’amore, della vita, del mondo.

Nel periodo che stiamo vivendo, la maschera, per altri scopi ovviamente, è protagonista delle nostre giornate, così un anonimo artista di Instagram di nome Sneaker Mask ha capovolto la cultura hypebeast trasformando le sneakers in maschere sexy e misteriose per chi vuole portare la propria ossessione per lo streetwear un ulteriore passo avanti.

Lo abbiamo incontrato per scoprire come è nata questa ossessione, perché ha alcuni dei follower più sfrenati su tutto Instagram e perché considera la privacy il lusso del futuro.

Quando hai capito di avere un feticcio per le sneakers?

Penso di aver avuto intorno ai  15-16 anni quando ho capito di prestare sempre più attenzione alle sneakers. Sono arrivato al punto in cui avrei potuto dimenticare il tuo nome o il colore dei tuoi occhi, ma ricordarmi sicuramente quali sneakers indossavi.

Qual è la tua fantasia segreta sulle sneakers?

Averne il maggior numero possibile in modo da poter realizzare un capo completo ed essere ricoperto al 100% di sneakers. Uno Sneaker Super Hero.

Cosa ti ha portato a realizzare maschere con le sneakers?

La mia collezione era abbastanza grande e ogni volta che arrivava il momento di dire addio a un paio di scarpe che era stato consumato e distrutto, l’ho fatto a malincuore. Così, ho deciso di non buttare nella spazzatura le mie vecchie sneakers ma di dar loro una seconda vita e trasformarle in qualcosa di bello e degno di ammirazione. È così che ho iniziato a creare maschere.

maschere

Cosa provi nel crearle?

Quando ho davanti un paio di sneakers mi emoziono, ma in modo creativo. E quella sensazione appena prima di iniziare a tagliarle, quando non so cosa succederà dopo e come andrà a finire. È come andare a un appuntamento al buio: non sai mai se sarà la notte più bella della tua vita o un fiasco totale.

MASCHERE

Perché vuoi restare anonimo?

Perché abbiamo bisogno di più Sias e meno Kardashian, penso che l’umanità abbia bisogno di personalità più fresche che di volti nuovi. Voglio che le mie creazioni si distinguano e che prima di tutto parlino da sole. No, non trovo interessante essere riconosciuto per strada o essere una celebrità, voglio essere felice con me stesso nella mia privacy. Quindi tendo a proteggerla. Non mi sento a mio agio a ricevere commenti o complimenti sul mio aspetto, quindi non mi espongo.

Chi è il tuo cliente ideale?

Per ogni designer un cliente ideale è un cliente che sa cosa vuole. Con persone che sanno cosa amano, preferiscono e vogliono è sempre un piacere lavorare e collaborare.

Usare riferimenti sessuali nella moda è ancora un tabù?

Purtroppo è vero. Anche i social network stanno diventando un ambiente ostile per le persone creative. A volte ho la sensazione che l’umanità stia tornando indietro, che chiuda la sua mente e non la apra, che si chiuda in gruppi ottusi e non si apra verso il cosmopolitismo, il pluralismo e la libertà.

Se non potessi fare più le maschere, quale sarebbe il tuo piano B?

Sarei un professore di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts.

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