Kim Jones ci spiega come vestirci in smartworking

Kim Jones ha creato una capsule collection per Dior che fa venir voglia d’indossarla anche in lockdown.

Da quando Kim Jones ha fatto il suo esordio come direttore artistico della collezione uomo di Dior, sostituendo  Kris Van Assche, ha dimostrato un’abilità senza precedenti nel calare l’amato savoir-faire della casa di moda francese all’interno della contemporaneità. 

Kim Jones dior toh magazine

Ma chi è Kim Jones?

Kim Jones nasce a Londra nel 1979, per questioni familiari si trova sin da subito a girare il mondo e questo lo porterà a mutuare il suo interesse per la diversità: tra culture, mondi, persone, un tema spesso presente nelle sue collezioni a partire dal debutto con il marchio omonimo nel 2002, dopo il diploma alla Central Saint Martins, di cui John Galliano comprò metà della sua graduate collection, in seguito, ha lavorato per Dunhill e Louis Vuitton.

Oggi Kim Jones è desiderato dalle più grandi case di moda, Silvia Venturini Fendi l’ha chiamato a sostituire Karl Lagerfeld alla guida di Fendi, alimentando il mito del designer contemporaneo più cool del mercato.

Kim Jones dior toh magazine

Perchè Kim Jones è così desiderato?

Credo fortemente che la sartoria e il tailoring costituiscano il suo linguaggio, che utilizza per conferire un nuovo valore e significato all’abbigliamento per l’uomo moderno.

Per la sua collezione AW20, ispirata a Judy Blame, abbiamo visto l’abbigliamento maschile impregnarsi di una rara poesia e di un romanticismo che continua a vivere e a moltiplicarsi nelle nostre menti.

Kim Jones dior toh magazine
Adesso, in un’esclusiva capsule collection intitolata Modern Tailoring, Kim propone una nuova interpretazione del tailoring maschile, lavorando con i codici di Dior per creare abiti adatti alla vita degli uomini di oggi e di domani.

La capsule include tre diversi completi giacca-pantalone in misto lana e mohair e in micro pied de poule e Principe di Galles, look intercambiabili che abbracciano l’intera gamma delle silhouette su misura.

Kim Jones dior toh magazine

Per i più formali, c’è una giacca doppiopetto dalla struttura e confezione impeccabile, completa di un cinturino incrociato, vera e propria firma di Kim Jones. Immancabili e meravigliose anche la silhouette da lavoro button-down e la Harrington con cerniera.

Kim Jones dior toh magazine
Il mix di classico e casual viene ripreso anche nei pantaloni, con un completo formale, un chino e un paio di jogger lounge-friendly.

Se anche tu sei in attesa di ammirare il suo lavoro da Fendi, e non vedi più l’ora di rivoluzionare il tuo look da smartworking, ora sai cosa fare.

photographer Brett Lloyd courtesy of Dior.