M/M Paris. I dioscuri della moda

Parigi celebra il mondo di Michael Amzalag e Mathias Augustyniak, il duo di artisti/designer che ha stregato Bjork e Miuccia Prada.

‘The most inventive graphic designers of their generation’. È la definizione di Hans Ulrich Obrist per M/M Paris, il duo di designer/artisti da tre decenni in prima fila nel mondo della moda, della musica e della cultura d’immagine.

M/M (Paris)
M/M (Paris), The New Alphabet—C, 2016. Da una foto di Inez & Vinoodh.

Le lista delle collaborazioni di Michael Amzalag e Mathias Augustyniak è sconfinata, messa assieme evoca l’intero gotha della cultura contemporanea e del fashion system. Il loro stile inconfondibile, che mescola illustrazione, tipografia e grafica, rende il termine ‘art direction’ riduttivo, sfiorando spesso la vera e propria (ri)creazione artistica.

Set design, arredi, tipografia ed editoria: di fronte ad una visione così forte l’orizzonte di intervento è praticamente infinito. Hanno ridisegnato e reinventato testate come Interview e Purple, dato vita alle annate migliori di Arena Homme + e portato alla ribalta Man About Town. Hanno collaborato e plasmato l’immagine di Bjork da Vespertine in poi, e progettato artwork indimenticabili per  Vanessa Paradis e Benjamin Biolay.

M/M (Paris)
M to M of M/M (Paris) Volume II, Thames & Hudson, 2020

Ancora, creato set per le sfilate di Miu Miu e interi alfabeti per Prada. Rimanendo su quanto ha inondato i nostri feed nell’ultimo mese, a loro si devono i format di Show-In-A-Box per Loewe, virali e invidiatissime ‘buste-sorprese’ della moda.

Raccontare gli M/M dalla A alla Z non è impresa facile. Un passo era stato fatto nel 2012 con la prima monografia, che continua oggi con il secondo volume. “M to M of M/M (Paris)”, appena pubblicato da Thames & Hudson, è un vero e proprio alfabeto, dalla M alla M, in 850 immagini. Il racconto di una creatività ingombrante, intermezzata dai contributi di Obrist, Vezzoli, Saville, Miuccia Prada e molti altri.

La pubblicazione si collega ad un altro progetto che prende vita proprio in questi giorni: ‘From one M/Museum to another’, una doppia mostra – ma più che una mostra è un ‘intervento’ – che si svolge tra il Musée des Arts Décoratifs e il Museo d’Orsay, due istituzioni Parigine che si guardan da un bank all’altro della Senna per raccontare e ripensare il mondo di invenzioni dei Dioscuri del fashion system.

M/M (Paris)
M/M (Paris), The Agent, 2000. Ph. Gael Amzalag
M/M (Paris)
M/M (Paris), Borderline, 2015-2020. Tutte le immagini: Courtesy Galerie Air de Paris
Una immagine dal libro “The Alphadicks. Twenty-six loaded cowboys”, il primo di una serie di volumi editi da M/M (Paris) e ispirato ad una storia di moda apparsa su Arena Homme +